Pratica di meditazione e Mindfulness

Pratica di meditazione e Mindfulness

La Mindfulness non è un insieme di tecniche che uno può semplicemente imparare per poi sedersi a goderne i frutti.  Perché?
Perché le abitudini pervasive che vediamo e con le quali lavoriamo durante la pratica sono intrinseche all’essere umano: nel corso della nostra vita, in diversi livelli e in modi diversi, l’esploreremo ed allenteremo la loro presa su di noi.  Per coloro che entrano in sintonia con la Mindfulness, essa diventa un orientamento e un modo di essere nella vita e nel mondo. Questo non significa negare l’apprendimento di alcuni elementi della Mindfulness come tecnica o abilità possa portare a benefici, ma per godere del suo pieno potenziale è necessario che essa sia “aggiunta” alla nostra vita.

Ai partecipanti al corso, è richiesto molto impegno nei confronti della pratica. Un principio di lavoro per gli insegnanti è di pretendere altrettanto da se stessi, essendo anch’essi studenti (Kabat-Zinnn, 2003). 

Inoltre, è importante che gli partecipanti abbiano la sicurezza che la persona che sta insegnando abbia esplorato, nel profondo, il territorio nel quale sta conducendo.  Questo territorio è la “modalità dell’essere” della mente.  Per poter guidare altre persone verso di essa, abbiamo bisogno di una profondità familiare con l’esplorazione di noi stessi e con il vedere come la “modalità del fare” riaffermi se stesso più e più volte.

È attraverso la pratica personale che gli insegnanti imparano che i modelli problematici della mente, che costituiscono il target della Terapia cognitiva basata sulla Mindfulness (MBCT), emergono e sono perpetuati mediante la “modalità del fare”e quindi non possono essere risolti mediante la stessa modalità!

Segal et al.  (2002, p. 76) indicano così la questione:
in pratica, la tendenza ad entrare nella modalità del fare è talmente pervasiva (in particolare quando si sta imparando una nuova abilità quale quella del come “essere”!), che apprendimenti molto semplici devono essere integrati e l‘insegnante deve incarnare la modalità dell’essere più o meno costantemente in queste situazioni, al fine di facilitare l’accesso in questa modalità mentale“.

Tratto da Crane, R., & Ottaviani, C. (2012). La terapia cognitiva basata sulla mindfulness. Caratteristiche distinsive: Caratteristiche distinsive. FrancoAngeli.

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